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Il Consiglio d'Istituto dell' I.P.S.S.A.R. Tor Carbone

Consiglieri:

Dirigente
Scolastico
Presidente
Componente docenti
Componente alunni
Componente
ATA
Componente
Genitori

 Cristina TONELLI

   Carmela AMATO  SPACCIALBELLI Alessio  Letizia CIUCCI  Renato SALVATI
 Valerio DE ANGELIS  ROSI Leonardo  Enzo D'ANGELO  Roberta LANCIA
 Valentina FIONELLI   SITERO Antonio    Annamaria COCO 
 Maura MANESCHI   PELOSI Camilla    Alessandro FORTUNA
 Francesca PINZONE 
 
   
 Patrizia SPANO       

Il Consiglio di Circolo o di Istituto organo collegiale di governo ed in quanto tale esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati dell'attivit amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Negli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado composto da 19 membri eletti, ad eccezione del Dirigente scolastico, membro di diritto, dalle rispettive componenti: otto Docenti, due A.T.A., quattro genitori, quattro studenti. Il Consiglio d'Istituto ha durata triennale, ad eccezione della componente alunni, che viene rinnovata annualmente.

A seguito della concessione dell'autonomia scolastica agli Istituti scolastici, le competenze del Consiglio d'Istituto sono determinate dal T.U. n. 297/1994integrato dal D.I. n. 44/2001.

In materia finanziaria e patrimoniale il Consiglio:

  • adotta il P.O.F. elaborato e deliberato dal Collegio dei Docenti
  • approva il programma annuale
  • ratifica i provvedimenti del Dirigente che dispongono i prelievi dal fondo di riserva
  • verifica lo stato di attuazione del programma annuale ed approva le modifiche necessarie
  • decide in ordine all'affidamento del servizio di cassa
  • stabilisce il limite del fondo minute spese da assegnare al Direttore
  • approva il conto consuntivo
  • delibera il prelevamento dall'avanzo di amministrazione per la copertura della perdita di gestione dell'azienda. Qualora la perdita sia dovuta a cause permanenti o non rimuovibili dispone la chiusura dell'azienda destinando le attrezzature ad attività didattiche
  • dispone l'immediata cessazione della vendita di beni e delle attività a favore di terzi quando i proventi dell'azienda agraria non coprono tutti i costi previsti
  • delibera la cessazione dell'attivit convittuale in caso di squilibri finanziari che persistono per più di tre esercizi finanziari
  • delibera lo sfruttamento delle opere dell'ingegno prodotta sia nel corso delle attività curricolari che extracurricolari;
  • fissa l'eventuale limite di spesa eccedente 2.000,00 per l'acquisizione diretta, senza comparazione di offerte, da parte del Dirigente Scolastico, di acquisti, appalti e forniture.

L'approvazione del programma comporta l'autorizzazione al Dirigente Scolastico all'accertamento delle entrate ed all'assunzione degli impegni delle spese ivi previste. Le entrate accertate ma non riscosse durante l'esercizio e le spese impegnate e non pagate entro la fine dell'esercizio costituiscono, rispettivamente, residui attivi e passivi.

(D.I. 44/2001, art. 2, comma 8)

La mancata approvazione, o l'approvazione in difformità dal parere espresso dal Collegio dei revisori dei conti nei termini prescritti del programma annuale e del conto consuntivo comporta la nomina di un commissario ad acta da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale (D.I. 44/2001, art. 18, commi 6 e 7).

Il principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo e responsabilità gestionali comporta una competenza del Consiglio limitata agli atti fondamentali di programmazione, verifica e controllo.
In siffatte condizioni si può ipotizzare che per l'attività del Consiglio, relativamente alle materie di competenza, siano sufficienti tre riunioni annuali: una per la programmazione (approvazione del programma annuale), una per la verifica (esame dello stato di attuazione del programma) ed una per il controllo (approvazione del conto consuntivo).

In materia di attività negoziale il Consiglio di Istituto delibera in ordine (D.I. 44/2001, art. 33, commi 1, 2 e 3):

  • alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni
  • alla costituzione o compartecipazione a fondazioni, alla costituzione o compartecipazione a borse di studio
  • all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale
  • ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene
  • all'adesione a reti di scuole e consorzi
  • all'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno
  • alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università , soggetti pubblici o privati
  • all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all'articolo 34, com. 1
  • all'acquisto di immobili.
  • Al Consiglio di Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:
    - contratti di sponsorizzazione;
    - contratti di locazione di immobili;
    - utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi;
    - convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
    - alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;
    - acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
    - contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
    - partecipazione a progetti internazionali.
     

Nei casi specificamente individuati dal comma 1, l'attività negoziale subordinata alla previa deliberazione del Consiglio di istituto. In tali casi,il dirigente non può inoltre recedere, rinunciare o transigere se non previamente autorizzato dal Consiglio di istituto. In tutti gli altri casi, il dirigente ha il potere di recedere, rinunciare e transigere, qualora lo richieda l'interesse dell'istituzione scolastica.
Il Consiglio di Istituto delibera, inoltre, i criteri di assegnazione e preferenza per la concessione di beni in uso gratuito.